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17 feb 2014

Vivendo Selene

la mia luna della rinascita (cos'ho fatto)

-Tag: "Chi sono" e "Lune" e "vivendo selene".

Questo è il primo articolo della rubrica vivendo selene, dove parlo di ciò che sento durante i diversi esbat. è qualcosa di molto personale e spero di trasmettervi in parte l'amore che sento io ogni volta. :)


Ben ritrovate sorelle streghine :) 
Fino ad adesso ho pubblicato varie festività, ma non ho mai avuto il coraggio di dire come la vostra Eva le ha celebrate. Non so perchè, ma penso più che altro perchè è da poco che faccio divulgazione e piano piano mi rendo conto cosa posso rivelare e cosa è più intimo. Ed ho deciso di rivelarvi come ho festeggiato questa meravigliosa lunazione. Dovete sapere che questa luna è tra le più importanti lune e infatti ho celebrato più del solito, così com'è stato per Imbolc. Devo ritrovare luce in me ed è fondamentale che la meraviglia nei nostri cuori e nel mio rinasca. La luce e la rinascita della vita sono fondamentali per me come credo per ogni strega in linea. Ma passiamo a cosa ho fatto, altrimenti rischio di diventare davvero noiosa e logorroica e ...beh lo sono abbastanza xD



Meditazione/Incantesimo di luce pre-cerimonia


Devo dirla tutta, avrei preferito farlo il giorno prima dell' Esbat, ma visto che ho anche una vita al di fuori del sacerdozio, ho dovuto rimandare all' Esbat stesso. Direi che alla fine ho anche per mia fortuna fatto bene perchè c'era più energia nell' aria e per quello che ho fatto credo che il pre-rito sia stato anche più importante della celebrazione in sè.

Ho preso una candela particolare. è a forma di rosa e ho incastonato dei sassolini bianchi, l'avevo fatto da tempo, ma non avevo mai avuto l'occasione per utilizzarla. Rappresenta la dea generatrice di vita, la dea rinascente in spirale, proprio perchè la rosa ha la natural forma della dea. L'ho incantata con una miscela di due tè verdi più olio essenziale al tè verde, che avevo utilizzato anche per la benedizione dei ceri a Candelora. Dopo averla incantata per donar generazione e luce ho spento la luce e l'ho accesa bruciando incenso al Nirvana, una miscela appena comprata mai utilizzata. Penso che sia di mirra e anice stellato, ma non sono sicura. 

Ho fatto meditazione zen della candela su un cuscino meraviglioso. è a forma di fiore enorme, l'ideale per rinascere. Io ero il suo polline. Tra l'altro al centro del cuscino c'era una spirale d'oro cucita ed è diviso in 4 petali come i 4 elementi. :) la meditazione della candela per chi non lo sapesse è davvero da provare. Si tratta di contemplazione zen intensiva, con piccoli stati di trance in cui si possono avere alcune visioni archetipali o viaggi sciamanici. è un particolare mix tra la meditazione, la contemplazione e il viaggio sciamanico ed è la meditazione che mi si addice di più in quanto sciamana nera o caota. Si può praticare da sciamani abbastanza esperti. Neofiti, non fatelo a casa ;) Penso che sia durata diverse ore, fugaci per me. La meraviglia di questa meditazione è il respiro. Come in ogni meditazione questo è fondamentale, ma v'accorgerete che quì lo è ancora di più proprio perchè c'è più contemplazione e meraviglia delle cose attorno a noi, in questo caso la candela. 
 Ho davvero vissuto la rinascita della dea nel mio corpo. L'anziana Ecate mi ha donato il suo filo nero. Io, lì, nuda, con un solo velo bianco, dai capelli d'oro e gli occhi azzurri, giovane e vergine toccai quel filo e lo fecondai con il mio amore. Divenne bianco e s'estese all' infinito. Ho raggiunto lo stato della buddhità femminile, infatti a me si mostrò il buddha femminile. Con il viso sorridente e l'abbondanza del buddha e con il seno, la vulva fertile della Dea Madre pronta a partorire. Anche il buddha dea madre provvista d'ombelico, cerchio cosmico del divenire. Anche lei, come tutti i suoi figli, altro non sono che lei, lo possiede. Anche lei è stata generata, suo padre ermafrodita il caos. 
In questa meditazione sentì proprio in me l'energia generatrice e rinascente di tutte le dee rinascenti. Ero brigida, flora e fauna, iside, la madonna, selene, artemide, diana. Ero tutte loro, ero la Dea Madre, SONO la Dea Madre, lo siam tutte e tutti. 
E poi, la magia fece il suo corso, quando sentì in me profondamente la rinascita, che quello stato d'estasi era riuscito ad arrivare al suo orgasmo completo...un sassolino della candela scivolò sul fuoco sigillando la spirale per sempre. Ora ho quì questa candela e la terrò sempre, sapendo che tutto rinascerà (sia nelle situazioni negative che vivo, che nella natura in sè). è diventato dunque un vero e proprio talismano perenne. Per me importante, almeno quanto la bottiglia della strega per alcune. E da oggi in poi, lo porterò sempre affianco al mio percorso poichè mai e poi mai l'uomo deve perdere il sacro valore e potere magico della volontà del simbolo. 
Poi vidi la cenere della candela a terra e mi ricordai di un antico monaco zen che diede una bacchettata al suo allievo. L'acqua avanzata per il tè la butto per terra e non in una pianta bisognosa. Alla base c'è il pensiero che ogni cosa non serve solo per l'utilizzo che le norme sociali hanno dato a quella cosa, non esiste una scadenza poichè tutto è rigenerabile e anche dalle ceneri, dalle feci, rinasce la vita. Se fosse capitato nella terra mia, la magica Italia, che ancora vive di spiriti del bosco e del raccolto...ci sarebbe stata una strega contadina che avrebbe sgridato la sua figliola. Ha buttato il letame di vacca e non l'ha mischiato alla terra. Così allora o feci con quella cenere, la unì alla terra della piantina del mio altare e mi congedai in pace, libera da ogni limitazione. 


Celebrazione dell' Esbat


La celebrazione purtroppo non è avvenuta il 15, ma il giorno dopo. Ciò non toglie le sacre emozioni estatiche che Selene ancora una volta mi ha donato. 

Apro una parentesi di riflessione che vi potrebbe far pensare. In questo Esbat mi è venuto spontaneo non dire più "Grazie oh Dea". Ho compreso che dato che ciò che lei ci dona non è per nostra richiesta, non dobbiamo rivolgerci con un Grazie. Da parte nostra spesso lo consideriamo rispettoso ed accogliente, ma non lo è affatto proprio perchè lei non esaudisce le nostre richieste. Il dono non pretende qualcosa in cambio. Il dono ha la caratteristica di far fluire le energie positive in chi dona e a chi riceve il dono. Quindi ciò che dovremmo dire non è "Grazie oh Dea" ma piuttosto "T'Amo oh Dea". 
è proprio ciò che questa lunazione mi ha donato, Amore. E spero tanto che l'abbia donata anche a voi. Lo stesso Amore ricevuto dalla Dea lo dono a voi poichè l'Amore è l'unica cosa che riempe sempre senza bisogni d'Avidità.                                                                                                                            

Ho parentesizzato un po' troppo xD 
Passo a ciò che ho fatto e sentito.


Allora, ciò che ho fatto innanzitutto è stato osservare l'altare allestito qualche giorno prima. Anzi stavolta ne ho allestiti ben due! Quello principale l'ho incentrato più che altro sulla simbologia della rinascita. Nell' altro articolo nella sezione altare potete leggere come l'ho allestito. Poi ne ho fatto un'altro dedicato alla Dea. Allora! Io ho due altarini, il principale è un tripiede di una mia antenata. è molto importante per me proprio per il fatto che sia riferito al numero 3 e ad una mia antenata. L'altro è un semplice cestino che allestisco per i sabba stagionali. Ma stavolta l'ho utilizzato come archetipo della "grotta". è il grembo della Dea ed al suo interno ho messo la simbologia delle dee giovani più legate al mio pantheon (Fauna, Iside/Madonna, Selene, Artemide, Diana, Venere, Brigida nell' iconografia giovane di Imbolc e la Grande Madre vera e propria. 

Osservando l'altare ho iniziato a parlare con la Dea, spiegandole anche ciò che le ho donato, e sperando che Madre Natura apprezzi questi doni. Ho letto poi tutte le poesie della meraviglia che ho scritto ultimamente meditando sulla rinascita della luce e dei colori attraverso la contemplazione in cammino. Mentre facevo questo bruciai incenso della Luna. Leggendo anche solo poesie composte in Estasi entro nella stessa Estasi. Penso che l'arte dell' Awen sia tra le più nobili delle arti e penso che la poesia sia anche una grande Virtù. Spero tanto che chi mi legge in questo momento la coltivi e se vuole può anche riportarne qualcuna nel mio prossimo post dove pubblicherò le poesie create in questa Luna. Quando poi  ho finito di estasiarmi con tutte le poesie scritte, ecco che arriva l'Awen! Fuoco nella testa! Forte! Sempre più forte in me e...scrivo!scrivo!scrivo! Così compongo poesia sulla stessa poesia estatica e felice respiro libera nell' Essenza Nuda del Tutto. 

Alla fine della composizione magica, la lessi la Dea e lei apprezzò molto. L'incenso alla Luna ancora bruciò e mi fermai ad osservare i fumi candidi. Estatiche danze di Menadi apparivan lì, ed anche io assieme alle altre Amanti del Pathos vivevo in Estasi come danzatrice portata da Dioniso. è lì, che all' immaginazione si sovrappose la realtà, nei fumi celestiali di luna vidi spirali meravigliose, perfette nel loro essere e con tutte le sfaccettatura della sacra conchiglia. Così la Dea comunicò che aveva ascoltato la mia richiesta e di tutte coloro che ancora sanno ascoltare il potere della Terra e la sua energia. Così so che tutto di quì a poco rinascerà vivo! E...così...ancora in estasi contemplativa me ne sono andata in cucina per onorare Demetra. Dea della primavera, senza sua figlia non vive, mi riconobbi in lei, c'è stata come una comunione attraverso il corpo di donna e la sofferenza del freddo. Freddo che m'allontana da cari, sacri ed essenziali amici. 
Così bevvi una tisana depurativa per purificazione dai mali e per rinascita nuova attraverso Persefone, altro non è che la speranza e la volontà dei miei figli, uomini e donne. Avrei anche voluto bruciare incenso all' oppio. Demetra è sacra all' oppio e al papavero. Mentre aspettava sua figlia per riposarsi dalle fatiche del tormento bevve in meditazione contemplativa un infuso di papavero, sacra pianta del silenzio sapiente. Ai tempi greco-romani il papavero veniva utilizzato come enteogeno e era utilizzato per rilassare i bambini quando soffrivano per le malattie. Era sacro medicinale per non patire più la sofferenza, per andare oltre la sofferenza, nell' Estasi Felice. Ma non bruciai quell' incenso per rispetto di una persona che stava poco bene in casa. 

Oggi, mentre camminai dal ritorno quotidiano dal dovere scolastico, feci la quotidiana, ma sempre spontanea e piena di meraviglie, contemplazione in camminata. Vidi il sole, fuoco di Brigida, Spirito di WakanTanka, Apollo luminoso e amorevole...lì lo vidi rinascente. E poi attorno a me, ovunque mi muovessi, ovunque divenissi c'eran vecchie piante ormai morte ed accanto i germogli che già iniziano a svilupparsi. Ed ora sì...ora sì...potevo vedere in cielo l'energia cosmica più del solito, non era più nascosta. I suoi movimenti erano chiari e danzavano ai miei occhi meravigliati e finalmente...dopo tanto tempo d'oscurità vidi le sue sacre forme dalle molteplici dimensioni chiare. Non erano più sforzate, erano lì già rinate, con la neve sciolta lì. Allora sì...sì! Potevo gridare, anzi posso gridare...SONO VIVA!

p.s Sono davvero felice! Questa luna ha inglobato i tre aspetti del mio essere dati dal mio nome magico Eva Selene Menade. E tra l'altro ha dato vita alla poesia introduttiva del libro di poesia estatica, psichedelica e mitologica che sto andando a creare: "LA DANZA ESTATICA"


Buona rinascita Sorelle, Fratelli e figli della Dea! )O(

-Strega Eva Selene Menade-


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